Si è concluso il torneo Sociale, giunto alla ventesima edizione. Ma prima di descrivere la cronaca della partita, ci fa piacere salutare due soci che ci hanno lasciato recentemente: Enrico Boccardo e Giuseppe Bergoglio, due esempi di come gli scacchi possano essere vissuti col sorriso sulle labbra. Non c’è un solo giocatore che abbia avuto qualcosa da ridire con loro (e la carriera di entrambi è stata lunghissima): sarà un piacere e un dovere ricordarli.
Tornando al Sociale, vittoria di Roberto D’Ingiullo, che fedele al motto “Nichelino capitale, tutto il resto succursale”, si concentra esclusivamente sui tornei in sede. L’obiettivo dichiarato è il Grande Slam formato da Memorial Berruto, Sociale, Torneo di San Matteo e di Natale con assoluto disinteresse – se non disprezzo – per le manifestazioni straniere (e per straniere si intendono tutte quelle fuori dal comune).
Splendido secondo posto di Vito Finamore che ha evidenziato un gioco sempre più maturo e convincente: manca pochissimo per il salto nelle categorie magistrali. Proprio Finamore ha relegato al terzo gradino del podio Andrea Manunta, che può vincere con tutti tranne che con…Finamore, sua autentica bestia nera. Molto bene anche Antonino Barcellona, costantemente nelle prime scacchiere, e il nuovo arrivo Zannella. Durante la serata di premiazione si è giocato un torneo lampo che ha vistro Roberto D’Ingiullo prevalere su Enrico Ferrario e Andrea Manunta.
ROBERTO D’INGIULLO
QUI LA CLASSIFICA FINALE DEL TORNEO SOCIALE 2017
QUI LA CLASSIFICA FINALE DEL LAMPO DI PREMIAZIONE