L’ assessore allo sport e cultura del comune di Nichelino Michele Pansini porge il saluto del comune ai partecipanti del torneo. Molti scacchisti si chiedono come mai il Festival di Nichelino faccia registrare sempre un numero così alto di partecipanti. Ce lo chiediamo anche noi che lo organizziamo e non troviamo risposta. Ci sono Festival ospitati in suggestive cornici al mare o in graziose località di montagna o in città d’arte. Magari offrono anche dei montepremi allettanti e la partecipazione stenta comunque. Noi non offriamo nulla di tutto questo e gli scacchisti vengono comunque in massa. E quindi per questo li ringraziamo due volte. Mancava il simpatico Paolo Trentanove di Chieri, ma per compensare abbiamo fatto il doppio mettendo ai nastri di partenza dei tre tornei ben 78 giocatori.
Nell’Open A ha vinto il russo Igor Naumkin a dimostrazione dello spirito democratico e meritocratico degli scacchi: puoi amare spudoratamente il vino e non preoccuparti della linea, ma se sei forte vinci lo stesso. Certo, ad onor del vero, bisogna ammettere che i forfait dell’ultimo minuto dei grandi favoriti della vigilia (il campione del mondo Magnus Carlsen, il cinese Ding Liren, il candiolese ma nichelinese d’adozione Cristian Alaimo e Roberto D’Ingiullo) hanno semplificato il compito di Igor ma nello sport gli assenti non hanno mai ragione. Dietro al russo che ha bissato così il successo dello scorso anno si sono classificati il croato Milan Mrdja e Manco David.
Nell’Open B dominio sardo con Angelo Careddu che ha concluso a punteggio pieno con uno squillante 5 su 5. Alle sue spalle il sorprendente Francesco Monni e Andrea Figari. Da segnalare che nel gruppo di giocatori a 3 punti su 5 è giunto il genovese Giovanni Diena. Niente male per un novantatreeene!
Infine, nell’Open C vittoria di Davide Bruno di Pinerolo che per il buholz ha superato il giovane portacolori nichelinese Francesco Santarsiero. In terza piazza il norvegese Bjornas Vidar, assente giustificato alla premiazione finale perché…impegnato a prendere l’aereo per il ritorno.
In attesa di trovare la risposta alla domanda sul perché così tanti scacchisti scelgano il torneo di Nichelino, diamo appuntamento all’edizione del 2020 sperando di spostare ancora più in alto i record.
Roberto D’Ingiullo